FURTO NEL CAMPO CONFISCATO DI CLEMENTINE


I ladri hanno sottratto componenti dell’impianto di irrigazione

Nella notte, il campo coltivato a clementine, in località Sovereto, nel Comune di Gioia Tauro, è finito di nuovo nel mirino dei ladri. Dopo aver forzato uno dei cancelli di ingresso, i malviventi hanno asportato dal casotto di campagna, anch'esso scassinato, il desabbiatore e altri accessori per l’irrigazione. Inutile dire che in settimane così calde, il furto di questo materiale rubato più volte negli anni, assomiglia ad un atto di sabotaggio. Il valore della refurtiva è di circa 300 euro, ma il rischio per le coltivazioni, bisognose d'acqua e fertilizzanti, è elevato.

furto campo clementine 1Ogni volta che avviene un sabotaggio, un furto, un danneggiamento, ci sono costi, ma anche variazioni di programma che fanno slittare lavori agricoli già pianificati. 

“Nella stagione dei raccolti si vedrà fino in fondo quanto queste manovre criminali abbiano inciso negativamente” afferma preoccupato un socio della Valle del Marro.

Il nuovo episodio criminoso, infatti, mette a rischio l'intera coltivazione di clementine che, ogni anno, con la campagna il “Buon raccolto”, vengono commercializzate da Unicoop Firenze. Un sostegno non solo commerciale quello della cooperativa di consumo toscana, che attraverso la Fondazione Il Cuore si scioglie Onlus, finanzia anche le borse di lavoro a favore di migranti africani, che possono così accedere ad un percorso formativo e lavorativo nella Valle del Marro, per riaffermare il diritto alla dignità del lavoro.

Dopo il sopralluogo da parte delle Forze dell'Ordine, è stata sporta denuncia contro ignoti; ed ora le nuove indagini si sommano a quelle già in corso per altri fatti criminosi recenti, che in un breve lasso di tempo hanno colpito altri terreni confiscati.

 «E' uno stillicidio ormai, quasi giornaliero» afferma con amarezza Napoli, uno dei soci della cooperativa.«Sono fatti che peggiorano la già difficile situazione dopo l'impatto dell'emergenza da Covid-19. Confidiamo nell'operato delle Forze dell'ordine, che hanno già messo a segno importanti operazioni sul territorio, come l’operazione “Libera Fortezza”.» 

Unicoop Firenze e la FondazioneIre si sciogli Onlus, hanno fatto giungere il loro attestato di solidarietà, condannando con fermezza il nuovo sabotaggio.

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«Si respira un'aria di maggiore libertà» aggiunge Fazzari, un altro socio della cooperativa. «Ma ciascuno cittadino che ama veramente la sua terra, deve fare di più per cambiare una mentalità ancora soffocante.»