IL BUON RACCOLTO DEGLI AGRUMI DELLA LEGALITA'

 

E' iniziata la campagna di raccolta sugli agrumeti confiscati alla 'ndrangheta.

La prima bella notizia è che la produzione di arance e clementine è sensibilmente cresciuta, grazie agli interventi di potatura e recupero degli anni precedenti.
Il buon raccolto ripaga così un impegno costante della Valle del Marro che ha trasformato quelle terre, malgrado le passate intimidazioni, in fonte di vita e di lavoro.

La seconda bella notizia è che riparte, con un rinnovato slancio, la campagna di commercializzazione degli agrumi della legalità.
I frutti “buoni e giusti” della Valle del Marro cominceranno ad arrivare nei punti vendita della GDO e nei circuiti dei G.A.S del Centro e Nord Italia.
Il consumatore potrà acquistare le clementine in eleganti scatole di cartone da 2 o 10 kg e le arance in confezioni da 10 kg.

“Acquistare gli agrumi della legalità – spiega il presidente Domenico Fazzari – “vuol dire fare un acquisto di responsabilità e non di solidarietà, perché così, da tutti, - nel semplice ruolo di cittadini\consumatori - arriva un segnale di lotta alle mafie”.
L'impegno antimafia ha una colonna importante nelle scelte di consumo responsabile e nelle reti che promuovono quelle scelte.

Da diversi anni Unicoop Firenze e la propria Fondazione “Il cuore si scioglie onlus” hanno sviluppato un progetto di sostegno e condivisione, per favorire la crescita della cooperativa sociale Valle del Marro – Libera Terra.

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Sulla scia di questo progetto, il 27 Ottobre scorso un gruppo di responsabili di Unicoop Firenze, guidati da Claudio Vanni, ha incontrato i soci della Valle del Marro per definire gli ultimi dettagli della campagna di promozione e commercializzazione degli agrumi e dare un ulteriore impulso al management organizzativo della cooperativa. Erano presenti all'incontro di lavoro, oltre a Claudio Vanni, Fabio Pelagotti e Francesco Boncompagni, del settore freschi/freschissimi, Marco Tognetti, della cooperativa Lama e cofondatore di Impact Hub Firenze, che si occupa di consulenza strategica ed organizzazione aziendale, e Irene Mangani (Associazione cooperative consumatori distretto tirrenico), impegnata per Unicoop Firenze a sviluppare progetti sociali ed educativi.

“Che una grande cooperativa di consumo aiuti una piccola cooperativa agricola a vincere la battaglia della legalità nella propria terra” ha spiegato Claudio Vanni ”è un modo per rafforzare la dignità di un settore come l'agricoltura, punto nevralgico dei diritti e dell'opportunità dell'intero Paese. Quella battaglia di legalità fa crescere tutti noi”.

In quella riunione si è anche deciso che a “dare il via” alla raccolta delle clementine fosse uno staff selezionato di Unicoop Firenze.
Così è avvenuto. Tra il 18 e il 21 Novembre, due capi reparto – Vincezo Cutolo e Niccolò Concina –, un ispettore di reparto - Antonio Divito -, e un addetto del settore risorse umane - Giulio Luigi Caravella - hanno fatto un'esperienza sul campo, visitando l'azienda della Valle del Marro, incontrando un giornalista minacciato dalla mafia, e infine prendendo parte alle operazioni di raccolta delle clementine su un terreno confiscato ad una nota famiglia mafiosa.

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“Riportiamo a casa tante sensazioni e tanta ammirazione per un'esperienza di vita coraggiosa” hanno commentato. “Come ha detto il giornalista Michele Albanese, questi giovani rivoltano la terra, lavorandola da contadini, ma lavorando anche le menti, per vincere una battaglia che è prima di tutto culturale. Sensibilizzeremo i nostri colleghi, perché sappiano che con il nostro mestiere possiamo essere al fianco di chi lotta per produrre frutti di legalità, frutti che diano una qualità diversa alla loro e alla nostra vita”.