LA MINISTRA DELL’ISTRUZIONE E IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA IN VISITA ALLA VALLE DEL MARRO

Nel corso dell'incontro, il riconoscimento dell'impegno educativo della Valle del Marro – Libera Terra e il lancio del Progetto pilota dei campi estivi anche a Polistena

La scuola come salvagente educativo e come presidio etico, anche attraverso i percorsi formativi sui beni confiscati alla mafia. E' stato questo il tema al centro della visita  della Ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, e del presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, che nel pomeriggio del 13 luglio si sono recati a Polistena per incontrare i soci e i dipendenti della Valle del Marro – Libera Terra. L'occasione è nata dal lancio di un Progetto pilota – il cui Protocollo d'intesa è stato siglato nella mattina a Locri - che vede MIUR e Commissione parlamentare d'inchiesta, impegnati a promuovere e sostenere la partecipazione di 1.000 studenti ai campi estivi organizzati in Calabria, Sicilia, Puglia e Campania, all’interno dei beni restituiti alla comunità. A Polistena,  tra luglio e agosto, si svolgeranno tre campi.

Intervento della MinistraNel dare il benvenuto ai due rappresentanti istituzionali, Domenico Fazzari ha raccontato le scelte di vita dei soci fondatori della Valle del Marro, che hanno respinto l'ammorbante mentalità mafiosa prima grazie al sostegno di famiglie capaci di discernere il bene dal male, e poi nell'incontro con le  valide e concrete proposte educative vissute a scuola e nell'oratorio. Concetto ribadito dal socio Antonio Napoli che ha parlato della Scuola come di un “salvagente educativo” per tutte le adolescenze potenzialmente a rischio. Napoli ha passato in rassegna i numerosi percorsi educativi attuati negli anni dalla Valle del Marro (tra gli altri, i Campi di impegno e formazione “Estate Liberi”), descrivendoli come esperienze che rafforzano la coscienza morale dei giovani e li «fanno innamorare dell'impegno per il territorio». Un impegno basato sulla rete di collaborazione con magistrati, forze dell'ordine, giornalisti, familiari di vittime innocenti di mafia e amministratori. Il sindaco di Polistena, Michele Tripodi, ha confermato l'importanza della sinergia positiva costruita attorno al coraggioso laboratorio di crescita e formazione rappresentato dall'esperienza di "Libera Terra". Nel riprendere la parola, Fazzari  ha  espresso l'auspicio che il Progetto pilota possa essere “messo a sistema” per porre quelle basi educative che consentano ad ogni giovane calabrese «di riscattare il bene più importante, quello di rimanere nella propria terra, operando dalla parte giusta».

Nel suo intervento, il Senatore Morra ha ricordato l'esempio di amore verso la propria terra di Paolo Borsellino,  per evidenziare che «soltanto chi riesce ad amare infinitamente, cerca di correggere i difetti del contesto in cui è nato. Questi sono territori complessi  e non bisogna mai perdere la direzione di marcia, che è quella di fondare il proprio agire su un'etica deontologica e sul recupero di valori solidaristici. Star qui – ha aggiunto Morra, avvalorando l'impegno della Valle del Marro, oggetto di frequenti attacchi e danneggiamenti –  lavorare su terra che è stata sottoposta a decenni di sfruttamento mafioso, recuperando ex malo bono: tutto questo dimostra che si può cambiare, ma ci vuole grande prudenza e grande costanza». Sottolineando la forte sintonia istituzionale alla base del Progetto pilota sui campi estivi, il presidente Morra ha concluso dicendo che «vogliamo avviare questo lavoro con soggetti che si sono già impegnati, ma con l'ausilio delle Istituzioni perché non può essere il singolo operatore, la singola scuola, ma deve essere un sistema, una rete,  una squadra» a portare avanti un lavoro culturale lungo ma fondamentale.  Un lavoro rappresentato simbolicamente – l'immagine è dello stesso Morra - dal piantare un albero come atto di passaggio da una generazione all'altra.

Foto di gruppo Soci e Ministra E presidente CommissioneLe conclusioni dell'incontro affidate alla Ministra Azzolina, hanno evidenziato  la necessità di fare un lavoro di squadra e di mettere a sistema le buone prassi, come quella della Valle del Marro – Libera Terra. «Siete una grande realtà – ha detto la Ministra rivolgendosi ai soci della cooperativa - Voi non state seminando in maniera soltanto fisica, state seminando ben altro. Quando la scuola fa squadra con il territorio, con persone come voi, il mix è esplosivo e il salvagente educativo riusciamo a darlo veramente a tutti quanti. Esperienze come la vostra giovano in primis agli studenti - a maggior ragione se vengono da contesti difficili, da famiglie poco abbienti - ma anche a tutto il territorio: giovani a tutti coloro i quali credono nella scuola, credono che la scuola possa essere quell'agenzia formativa in grado di migliorare il Paese.  I risultati si ottengono collaborando tutti insieme, nessuno si salva da solo. Grazie per quello che avete fatto. Racconterò ovunque quello che mi avete fatto vedere oggi» ha concluso la ministra, ricevendo in dono i prodotti della cooperativa e una copia del libro di Don Luigi Ciotti “L'amore non basta”.